Inaugurato all’IRCCS Burlo Garofolo il progetto “Separazione Zero”

Venerdì 18 aprile all’IRCCS Burlo Garofolo, è stato inaugurato il progetto “Separazione Zero”, dedicato alla Sala Parto e promosso con il sostegno della Fondazione Burlo Garofolo.

Il progetto, supportato dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso il marchio Io Sono FVG, consiste in fasce che hanno l’obiettivo di garantire – nella massima sicurezza – il contatto pelle a pelle tra neonato e genitore, una pratica raccomandata soprattutto nell’immediato post partum, ma anche nei primi giorni di vita del neonato. Questa modalità prevede che il neonato venga posto nudo a diretto contatto con la pelle del genitore, solitamente la madre, subito dopo il parto, sia esso fisiologico o cesareo.

Numerosi sono i benefici dimostrati di questa pratica: innanzitutto, il contatto pelle a pelle favorisce la regolazione termica del neonato, aiutandolo a mantenere una temperatura corporea stabile e a prevenire l’ipotermia. Contribuisce inoltre alla stabilizzazione della frequenza cardiaca e respiratoria, garantendo un adattamento più armonioso alla vita extrauterina.

Un altro effetto positivo riguarda l’allattamento: la vicinanza fisica tra madre e neonato stimola il riflesso di ricerca del capezzolo e facilita un precoce attacco al seno, rafforzando così il legame tra madre e figlio. Questa condizione di intimità contribuisce anche alla riduzione dello stress neonatale e materno, favorendo un equilibrio ormonale ottimale e creando un ambiente rassicurante per entrambi.

Il contatto diretto stimola inoltre il neonato dal punto di vista sensoriale, in particolare attraverso la pelle, contribuendo al suo sviluppo neurologico e al benessere emotivo. Infine, si rivela essenziale nella promozione del legame affettivo tra il neonato e i suoi genitori, rafforzando la fiducia e la connessione emotiva fin dai primi istanti di vita.

Il contatto pelle a pelle è indicato a qualsiasi epoca gestazionale, compatibilmente con le condizioni cliniche neonatali, e assume particolare rilevanza per i neonati prematuri o bisognosi di cure speciali.

Il progetto si inserisce nel percorso intrapreso dall’IRCCS Burlo Garofolo per ottenere la certificazione di “Ospedale Amico delle Bambine e dei Bambini”, promosso dall’iniziativa OMS–UNICEF. In particolare, il “Passo 4” dei dieci previsti dal programma sostiene e valorizza la pratica del contatto pelle a pelle.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti la dott.ssa Laura Travan, responsabile della Terapia Intensiva Neonatale, la dott.ssa Maura Degrassi, coordinatrice ostetrica della Sala Parto, la sig.ra Mariarosa Milinco, esperta di allattamento e Nurturing Care e attualmente referente della Baby Friendly Hospital Initiative OMS–UNICEF, e la dott.ssa Marianela Urriza, dirigente medico della Direzione Sanitaria e responsabile dei progetti regionali, screening neonatali e percorso nascita. Particolarmente significativa la partecipazione delle famiglie che, attraverso importanti donazioni, hanno reso possibile l’acquisto delle fasce e la realizzazione del progetto.

Il dott. Gabriele Cont, presidente della Fondazione Burlo Garofolo, ha sottolineato il ruolo fondamentale della collaborazione tra cittadini, istituzioni e aziende del territorio. “Crescere insieme tenendosi per mano è una progettualità di comunità – ha dichiarato – e questo progetto ne è un esempio concreto. È il frutto della volontà, generosità e sensibilità di famiglie che hanno riconosciuto l’impegno, la professionalità e la passione che il Burlo mette ogni giorno nella cura di bambine, bambini e delle loro famiglie”.

Cont ha inoltre evidenziato come ogni progetto sostenuto dalla Fondazione abbia anche una finalità scientifica, per contribuire alla produzione di evidenze e buone pratiche a favore della salute materno-infantile. Il progetto “Separazione Zero” nasce anche dal ricordo e dall’amore per persone speciali e si rivolge ad altrettante persone speciali: coloro che stanno per iniziare il loro cammino di vita insieme.

Insieme possiamo fare tanto. Insieme possiamo fare la differenza.